Grande successo per l’Incontro al Caminetto sul tema del Brain Drain organizzato dal Chapter di Roma presso l’Aleph Boscolo, partner di Amerigo. Ospiti della serata l’On. Alessia Mosca (PD) e l’ On. Guglielmo Vaccaro (PD), presentatori (insieme all’On. Beatrice Lorenzin (PDL) della legge 30 dicembre 2010, n. 238 in tema di incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia. Tra i partecipanti, insieme a rappresentanti del mondo dell’education, della ricerca e delle professioni, anche Ben Ziff, Ministro Consigliere per gli Affari Pubblici presso l’Ambasciata degli Stati Uniti. Il tema della “fuga dei cervelli” e, più in generale della valorizzazione dei risultati della ricerca condotta in Italia, sarà oggetto di un’importante iniziativa pubblica in programma a Roma nel mese di maggio presso il CNEL grazie all’attivo interessamento del Chapter Fulbright di Amerigo.

Si è svolta presso il Grand Hotel Villa Cora di Firenze la riunione di approfondimento per delineare le linee guida del convegno annuale che il chapter fiorentino intende organizzare su ” Ricerca : Università ed Industria”. Alla presenza del Console generale degli Stati Uniti in Firenze, sig.ra Mary Ellen Countryman e del presidente nazionale di Amerigo, Antonio Amendola, hanno partecipato alla discussione rappresentanti del mondo universitario, imprenditoriale e delle istituzioni. Dario Braga dell’Università di Bologna, Mario Bellandi dell’Università di Firenze, Paolo Ferragina dell’Università di Pisa, Stefano Marmi della Scuola Normale di Pisa, assieme a Luciano Di Cecchi della Ely Lilli, Ludovica Fiaschi della General Electric, Giovanni Masotti della El.en , Sabrina Montaguti di Promofirenze/Camera di Commercio, hanno sottolineato l’importanza di creare un percorso congiunto per migliorare la collaborazione fra mondo industriale ed universitario n
ell’ambito della ricerca, ridistribuirne gli oneri e ridefinirne gl i obbiettivi strategici; ciò al fine di rendere sempre più competitivo il settore della produzione industriale di fronte ad un mercato globale che non perdona errori e ritardi nella innovazione e nella crescita. Per il Chapter fiorentino hanno partecipato Michele Ricceri (coordinatore), ed i componenti il direttivo Alessandro Corsinovi, Carlo Gattai, Marco Mairaghi. Alla discussione hanno partecipato inoltre Sergio Pezzati, presidente Associazione Toscana-Usa, Maurizio Maggini per Fullbright- Firenze, Serena Lisi del Centro studi Stretegici Unifi, Giovanna Ciampi (Adsi-Toscana),Silvia Mariani (open up consulting), Maurizio Donati (comprensorio del cuoio), Piero Meucci (giornalista) e Irene Sorti(Aiccre). Hanno dato inoltre la loro adesione hanno dato la loro adesione: Sandro Bonaceto (Confindustria Toscana), Paolo Chiappini (Fondazione Sistema Toscana, ass.ne Amerigo), Stefano Franchi (General Electric-Nuovo Pignone Spa), Alessio Gramolati (Cgil Toscana, ass.ne Amerigo), Massimo Cugusi (Coordinatore ENAM European Network od American Alumni Associations), Paolo Sorrentino(Gilbarco Veeder Root).
Amerigo, con il patrocinio dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata degli Stati Uniti ed in collaborazione con gli Alumni italiani del programma Fulbright e la John Cabot University ha organizzato per il 1 dicembre presso l’Aula Magna Regina della John Cabot University di Roma (via della Lungara 233) una conferenza pubblica sul tema AN OPEN INTERNET IN A GLOBALIZED WORLD. Dopo i saluti introduttivi di Franco Pavoncello, Presidente della John Cabot University e Massimo Cugusi, Presidente di Amerigo, Benjamin G. Ziff, Counselor for Public Affairs, presso l’Ambasciata americana a Roma, ha commentato un breve video del discorso del Segretario di Stato, Hillary Clinton sul tema “Internet Freedom”. Sono seguiti interventi di Roberto Viola, Segretario Generale AGCOM, Marco Pancini, European Senior Policy Counsel , Google Italy, Paolo Gentiloni, già Ministro delle Comunicazioni, Massimo Fubini, CEO, ContactLab, Gianluca Braghò, Magistrato, Marco R. Provvidera, avvocato e Pietro Paganini di DCI Group . Hanno moderato il dibattito Antonio Antonio Amendola, Vice Presidente di Amerigo e Stefano Gazziano, docente presso la John Cabot University. All’evento hanno preso parte oltre ai soci di Amerigo, numerosi studenti e docenti della JCU.
Grande successo per l’incontro al Caminetto Matt Sucherman Vice President e Deputy General Counsel di Google con responsabilità degli Affari Legali per Europa Africa e Medio Oriente organizzato presso l’hotel Fortyseven dal Chapter di Roma. Al centro della conversazione le nuove libertà della Rete e della Rete con particolare riferimento all’esperienza del colosso di Mountain View in Europa. Sucherman era accompagnato da Giorgia Abeltino, Policy Counsel e Marco Pancini, Responsabile dei Rapporti Istituzionali di Google Italia. Pancini sarà anche tra i protagonisti della conferenza di Amerigo su “Open Internet for a Globalized World” in programma presso la John Cabot University il 1 dicembre prossimo.
Grande successo per l’Incontro al Caminetto serale con James Cicconi – Senior Executive Vice President, External and Legislative Affairs di AT&T – organizzato dal Chapter di Roma giovedi 7 ottobre. Tra gli ospiti, oltre a numerosi soci di Amerigo, docenti della LUISS e della Bocconi, consulenti ed esperti in materia di relazioni internazionali. Al centro della conversazione i temi legati ai rapporti euroamericani, con particolare riguardo al ruolo delle istituzioni comunitarie ed al programma del Presidente Obama. Al termine della serata Cicconi ha ricevuto, come d’uso per gli ospiti degli Incontri al Caminetto, una riproduzione a stampa di un antico medaglione raffigurante Amerigo Vespucci realizzata espressamente per l’Associazione da un esperto artigiano di Firenze. AT&T è da quest’anno Corporate Sponsor di Amerigo.
Un pubblico folto e competente ha partecipato ai lavori della conferenza sul tema “THE WAY OUT”. Dalla Old alla Green Economy” organizzata dal Chapter fiorentino di Amerigo, con il patrocinio del Consolato generale degli Stati Uniti . L’evento ha avuto luogo il 7 maggio presso l’Istituto Geografico Militare. Dopo il benvenuto del Gen. D. Antonio de Vita ed i saluti introduttivi del Console generale Mary Ellen Countrymen e del Presidente di Amerigo Massimo Cugusi, sono intervenuti Richard W. Caperton (Esperto di energia del Center for American Progress),Enrico Rossi (Presidente Regione Toscana), Michele Stangarone, (General Manager Sales Nuovo Pignone SpA – GE Oil and Gas), Guido Sacconi (Ancien Président Commissione Parlamento Europep sulle Variazioni Climatiche) e Luciano Nebbia (Direttore Generale Banca CR Firenze). Ha coordinato il giornalista della Rai Franco de Felice. L’iniziativa è stata realizzata con la collaborazione di AT&T, General Electric, Lilly, Gilbarco, El. En. Group e Banca CR Firenze.
Il futuro di internet e del mercato delle telecomunicazioni è stato il tema dell’Incontro al Caminetto serale promosso dal Chapter romano di Amerigo il 23 febbraio. Ospiti d’onore il Senior VP Wireless and International External Affairs di AT&T Leonard J. Cali e l’Addetto culturale presso l’Ambasciata degli Stati Uniti David Mees. Tra i partecipanti anche il rappresentante onorario dell’American Chamber of Commerce in Italy per la città di Roma Marco Gubitosi. Nel corso del suo intervento, Cali, che era accompagnato dall’Executive Director EMEA Government Affairs Karim Lesina, ha confermato l’impegno di AT&T a sostegno delle attività di Amerigo, già concretizzatosi con una preziosa corporate sponsorship per il 2010
“L’Islam è parte sostanziale degli Stati Uniti”. Su questa frase, che sintetizza la nuova strategia del presidente Barack Obama, s’è imperniato l’incontro del 20 novembre con Michael Carmichael promosso da Amerigo-Milano. Dopo Napoli e Roma (Bari cancellata per scioperi Alitalia), era l’ultima tappa in Italia per il politologo americano fondatore di Planetary Movement, invitato dalla nostra Associazione. Per un ospite importante una sede di prestigio, la Sala del Grechetto della Biblioteca Sormani, offerta dal Settore Cultura del Comune di Milano grazie a Aldo Pirola, socio Amerigo e direttore delle biblioteche milanesi.
Accanto a Carmichael (tradotto brillantemente da Lidia Zanardi) Yahya Pallavicini, imam e componente della Consulta per l’Islam italiano, Armando Spataro, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano, specializzato in antiterrorismo, Viviana Mazza della Redazione Esteri del Corriere della Sera. Ha coordinato Luigi Ippolito, vice caporedattore Esteri sempre del Corriere (con una introduzione di Massimo Cugusi, presidente nazionale di Amerigo). Pubblico molto attento, che ha dato vita a un dibattito tanto concreto e sentito che si è abbondantemente sforato rispetto ai canonici tempi delle conferenze. Segno che l’obiettivo è stato raggiunto. Con qualcosa in più. Il benvenuto di Aldo Pirola, padrone di casa, è stato anche un’utile chicca di storia dell’arte: ecco spiegata la simbologia delle tele (prima metà del Seicento) che riempiono le pareti della sala. E’ il mito di Orfeo, l’uomo che con il suo strumento simile a una viola seduce la Natura, rappresentata da ogni specie d’animali, alberi e fiori. Una visione globale, come quella al centro degli interventi. Il nuovo capo della Casa Bianca insediatosi il 20 gennaio 2009 ha voluto rompere con l’eredità lasciata da George W. Bush che credeva nella “guerra globale al terrore” e nello “scontro di culture e civiltà”. Obama – ha ricordato Ippolito – ha teso la mano all’Islam, s’è impegnato a sciogliere il nodo del conflitto israelo-palestinese. Ma a queste aperture non sono ancora seguite azioni concrete. Carmichael rileva che Obama è il più cosmopolita di tutti i presidenti americani, affronta i problemi con una visione realista e non idealista come il predecessore, è convinto che il dialogo e la diplomazia, non la guerra e le torture, siano le armi per arrivare alla pace. Dopo le aperture e gli appelli, però, ha visto calare la sua popolarità in Israele e quanto all’Afghanistan sa che gli americani non vogliono la guerra, ma deve prendere tempo sulle richieste dei generali di inviare nuove truppe. “Obama – conclude Carmichael – riesce a parlare con un linguaggio globale, è uomo di pace e di riconciliazione. Ma il mondo è complesso: per realizzare cambiamenti senza bombe ci vuole tempo”. Viviana Mazza ha quindi analizzato tutte le reazioni dei media, sia americani sia mediorientali: dopo gli entusiasmi iniziali per il “Kennedy nero”, si è passati a un certo scetticismo e agli interrogativi: in sostanza Israele dice “Ci chiedi troppo” e gli arabi sono delusi. Risultato, una posizione debole. Pallavicini afferma che non può esistere un conflitto tra religioni e civiltà, se la prende con l’incoerenza dei “cattivi religiosi” e condanna i fondamentalisti islamici che fanno uso strumentale della propria cultura per la tutela dell’arabicità creando un nemico ( e “Bush è caduto nella trappola di questi fondamentalisti”). Dà poi atto a Obama dell’apertura all’universalità del mondo e per il rispetto delle differenze di culture e delle identità delle religioni. Armando Spataro crede nella strategia di Obama per combattere il terrorismo internazionale: non occorrono guerra, torture, servizi segreti, bensì rispetto delle identità, delle culture. “Abbiamo bisogno della collaborazione degli islamici. Se vogliamo l’integrazione non abbiamo bisogno di discriminare, di classificare i musulmani come diversi. Bisogna risolvere il problema delle moschee, bisogna rivedere le leggi sull’immigrazione, ricordando che l’emigrazione era il più antico dei diritti. Bisogna evitare gli allarmi strumentali. Speriamo che Obama non sia soltanto una icona”.
Sandro Rizzi (Coordinatore Amerigo-Chapter di Milano)
L’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, nella sede di Palazzo del Mediterraneo, ha ospitato la seconda tappa delle conferenze di Amerigo sul tema Obama e l’Islam. Dopo i saluti del Console Generale J. Patrick Truhn, di Massimo Cugusi, Presidente di Amerigo,e di Edoardo Imperiale responsabile Charter di Napoli, il Prorettore dell’Ateneo Giuseppe Cataldi, ordinario di Diritto Internazionale ha introdotto al numeroso pubblico attento e partecipe, i principali temi della discussione sulla politica del Presidente nel Medio Oriente e nel Mediterraneo, il tema guida scelto per l’incontro di Napoli.
Aprendo il dibattito Michael Carmichael, ha delineato con chiarezza quali siano i nodi con i quali deve confrontarsi la nuova amministrazione americana, sottolineando quanto significativo sia condurre oggi la politica per il Medio Oriente in un ambito di multilateralismo e in particolare l’apertura e la collaborazione con gli stati dell’area da parte del presidente Obama.Massimo Campanini docente di Storia contemporanea dei paesi arabi ha evidenziato le diverse le criticità e le difficoltà che incontra il Presidente Obama nel cambiamento intrapreso, indicando dal suo punto di osservazione , i paesi arabi appunto, come fosse giunto il momento per l’amministrazione americana riavviare rapporti significativi con la Siria.
La seconda parte della discussione con Giuliana Cacciapuoti ,docente di comunicazione con l’Islam dell’Orientale, e Mohamed Saady rappresentate della comunità marocchina in Italia e membro della Consulta per l’Islam italiano ha analizzato il significato all’interno delle comunità arabo musulmane sia nei paesi di origine sia nei paesi di emigrazione delle comunità arabo musulmane, evidenziando la differente realtà presente in Europa e negli Stati Uniti : in America dopo una fase di grande diffidenza e ostilità è ripreso il dialogo con l’Islam, mentre con preoccupazione si registra una crescente islamofobia europea, per questa ragione le comunità arabe musulmane residenti in occidente hanno grande attenzione per il cammino intrapreso da Obama. Nelle conclusioni il prof. Giuseppe Cataldi ha ricordato il ruolo dei paesi del bacino del Mediterraneo, strategici nel ruolo per le politiche di pace e cooperazione di tutta l’area. Agli interventi dei relatori sono seguite le acute e interessanti domande dal pubblico, tra cui molti studenti delel facoltà di scienze politiche e di studi arabo-islamici, e solo i raggiunti limiti di tempo ha imposto la conclusione dei lavori. L’augurio di tutti è stato quello di continuare nella collaborazione tra l’università Orientale AMERIGO .
L’incontro è stato seguito da stampa e tv locali dal TGR Campania e dalla webradio dell’Ateneo Radiorientale che con il suo staff ha documentato con interviste e servizi l’intero evento.