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Conferenze e Seminari

Grande partecipazione per ‘American Surprise? Possibili scenari dopo le elezioni del 5 novembre’,

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Grande partecipazione e dibattito di qualità per l’evento ‘American Surprise? Possibili scenari dopo le elezioni del 5 novembre’, appuntamento che si è tenuto mercoledì scorso, a Roma, al Circolo “Antico Tiro al Volo”.

“Abbiamo discusso di un tema di grande attualità. Le elezioni negli Stati Uniti, che oggi rappresentano la più grande democrazia al mondo, hanno effetti diretti in tutto lo scenario geopolitico” – ha spiegato Edoardo Imperiale, Presidente dell’Associazione Amerigo, aggiungendo – “grazie a relatori di riconosciuto prestigio abbiamo affrontato diversi aspetti del tema, ci siamo interrogati sul futuro degli Stati Uniti, sulle ripercussioni del voto in Europa, sugli scenari di pace e sugli effetti possibili nell’economia. Una riflessione, insomma, in linea con lo spirito che anima le iniziative di Amerigo. Sul tema, dopo il 5 novembre e con il nuovo Presidente, torneremo ancora per approfondire e per interrogarci sulle novità con le quali il consesso internazionale dovrà misurarsi”.

Dopo i saluti istituzionali di Massimo Giuliano, Tesoriere del Circolo “Antico Tiro al Volo” e Board Transatlantic Harmonic Foundation, e del Presidente Imperiale, due sessioni di lavoro hanno animato il pomeriggio di lavoro.

Nella prima, Ernesto Di Giovanni, Vice Presidente Vicario Associazione AMERIGO ha introdotto il tavolo ‘Gli scenari politici post elezioni’ al quale hanno partecipato i parlamentari Alessandro Cattaneo di Forza Italia, Benedetto Della Vedova di +Europa e Ylenja Lucaselli di Fratelli d’Italia, mentre Enzo Amendola del Pd ha fatto pervenire alla manifestazione un suo indirizzo di saluto. Il dibattito, moderato da Antonietta Spadorcia del Tg2, ha consentito di inquadrare il posizionamento delle diverse forze politiche in relazione alle elezioni americane.

Nella seconda, si è tenuta una tavola rotonda sul tema ‘Gli effetti geopolitici e strategici post elezioni’ durante la quale i relatori, con le loro analisi, hanno animato un dibattito capace di analizzare e descrivere i diversi scenari post voto che possono delinearsi negli Usa e in Europa. Hanno partecipato il professore Mattia Diletti dell’Università di Roma “La Sapienza”, il professore Germano Dottori della Fondazione Med-Or, il professore Lucio Martino, Esperto di Politica Internazionale e, da New York, Francesca Forcella giornalista di Mediaset. A moderare i lavori, Paolo Bozzacchi, del “The Watcher Post”.

AMERICA SURPRISE? Possibili scenari dopo le elezioni del 5 novembre

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L’appuntamento per il 30/10/2024 – dalle ore 18.00 alle ore 20.00 presso Circolo Antico Tiro al Volo di Roma.

 

Saluti istituzionali:

– Giorgio Averni, Presidente Circolo Antico Tiro al Volo

– Edoardo Imperiale, Presidente Associazione AMERIGO

– Massimo Giuliano Tesoriere Circolo Antico Tiro al Volo e Board Transatlantic Harmonic Foundation

 

Introduce:

 

– Ernesto Di Giovanni, Vice Presidente Vicario Associazione AMERIGO

 

Gli scenari politici post elezioni:

 

On. Enzo Amendola, Partito Democratico

On. Alessandro Cattaneo, Forza Italia

On. Benedetto Della Vedova, +Europa

On. Ylenja Lucaselli, Fratelli d’Italia

 

Modera: Antonietta Spadorcia

 

Gli effetti geopolitici e strategici post elezioni:

 

Mattia Diletti                          Università di Roma La Sapiebza

Germano Dottori                    Fondazione Med-Or

Francesca Forcella                  Giornalista

Lucio Martino                         Esperto di politica internazionale

 

Modera: Paolo Bozzacchi

The Watcher Post

 

RSVP: info@associazioneamerigo.it

Amerigo e Fondazione Pensiero Solido sulle elezioni Usa: l’AI non è una minaccia ma una opportunità

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Amerigo e Fondazione Pensiero Solido sulle elezioni Usa: l’AI non è una minaccia ma una opportunità

“Al momento l’impatto negativo dell’Intelligenza Artificiale nelle elezioni di Paesi democratici non c’è stato”. Lo ha detto Antonio Palmieri (Presidente della Fondazione Pensiero Solido) all’evento formativo “Elezioni europee e elezioni americane: giornalismo, campagne elettorali e intelligenza artificiale”, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia in collaborazione con Fondazione Pensiero Solido e dall’Associazione Amerigo che si è svolto presso l’Università IULM di Milano.
“Si registra qualche fake news ma non ci sono stati attentati ai percorsi democratici, al momento non ci sono timori. Questo – ha spiegato – non ci deve esimere dallo stare attenti sulle attività di disinformazione organizzata e deve comunque spingerci alla cautela nella valutazione delle cose che troviamo online. Questa epoca straordinaria richiede una attenzione straordinaria, era vero due anni fa e più vero oggi con l’AI generativa e conversazionale”.
“Le nuove tecnologie, l’AI in particolare rispetto al tema trattato, incidono nei processi democratici. Non ci sono allarmi è l’obiettivo è trasformare le preoccupazioni in opportunità. E’ evidente che si può influenzare il dibattito, modificare la costruzione del consenso ed è allora opportuno monitorare il tema e ragionare sulle ricadute ma soprattutto serve concentrarsi sulle opportunità, sui messaggi che possono veicolare con più chiarezza, con maggiore trasparenza. L’AI è strumento di crescita civile sociale ed economica” ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Amerigo, Edoardo Imperiale.
Per Marco Marturano responsabile del Chapter Milano di Amerigo “l’obiettivo di riflessioni come quella proposta, e sono temi centrali negli Usa, è valutare anche da noi l’impatto delle nuove tecnologie su mondi diversi. In questo caso sul giornalismo e sulla costruzione del consenso. Su questi temi, e sull’intelligenza artificiale in particolare, bisogna aumentare la consapevolezza per trasformare le minacce in opportunità”.
Per Giovanni Malinconico Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale e è necessario “far comprendere quello che accade, capire quando le tecnologie come l’AI impattano sulla realtà e sul contesto normativo. Bisogna capire quando le norme sono adeguate e quali gli interventi da fare con uno sguardo più ampio e consapevolezza trasversale”.
Durante i lavori sono intervenuti il Professore Walter Quattrociocchi (Professore ordinario di Scienze Informatiche dell’Università La Sapienza di Roma, Direttore del Laboratorio di Dati e Complessità per la Società.), Riccardo Sorrentino (Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia) e Alessandro Tommasi (Fondatore di Nos e già fondatore di Will Media).

Una Partnership per la cultura e lo sviluppo

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Valorizzare l’enorme patrimonio culturale e artistico italiano – oggi in gran parte sottovalutato – per far decollare progetti che coinvolgano pubblico e privato allo scopo di attrarre nuovi investimenti in grado di rilanciare e far crescere i territori da un punto di vista economico, occupazionale e di sviluppo sostenibile. Attorno a questa idea di base, si è sviluppato il dibattito che ha fatto da supporto all’incontro promosso a Roma dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia in collaborazione con“Amerigo, “Cultura Italiae”, l’Associazione Civita (che ha ospitato i lavori), Global Investor Alliance e “Utopia” dal titolo: “Promuovere il patrimonio culturale per la crescita economica”. Il Keynote Speech è stato sviluppato da Steven Wolff, Presidente e fondatore della AMS Planning & Research Corp per il settore Arti e Intrattenimento e della AMS Analytics LLC. che da 30 anni ha fatto dell’arte e della cultura il proprio business. Prima di Wolff, ci sono stati gli interventi di Rodney Ford, addetto culturale dell’Ambasciata Usa in Italia, di Massimo Cugusi, Segretario generale dell’Associazione “Amerigo” e dall’illustrazione del progetto “Partnership4Growth2020” da parte del Vice Presidente dell’Associazione “Amerigo”, Andrea Gumina. Alla tavola rotonda hanno preso parte, oltre allo stesso Wolff, il Capo di Gabinetto del Mibac, Tiziana Coccoluto; il Responsabile dell’Area Ricerca e studi di CDP, Gianfranco Di Vaio; il Presidente di Global Investors Alliance, Valerio De Luca; il Capo dell’Ufficio legislativo del Mise, Enrico Esposito; il Capo di Gabinetto del Mipaaft, Luigi Fiorentino. Le conclusioni sono state tratte dal Presidente di “Cultura Italiae”, Angelo Argento.

“Raccontami l’America” si presenta a Roma

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Sono direttori di giornale, inviati, corrispondenti. Oppure solo giovani giornalisti all’inizio di una brillante carriera. Lavorano per la radio, per la tv o per una testata online. Sono molto diversi l’uno dall’altro ma hanno qualcosa in comune: mettono il loro talento al servizio di tutti noi per aiutarci a capire una realtà affascinante ma complessa come gli Stati Uniti. A questi professionisti dell’informazione, da dieci anni, dedichiamo il Premio Amerigo. Oggi abbiamo voluto riunirli a Roma per presentare “Raccontami l’America”, un libro fotografico che contiene i loro (quasi) cento ritratti e festeggiare insieme questo nuovo traguardo. Grazie al Chapter di Firenze, alla Fondazione CR Toscana, all’Ambasciata degli Stati Uniti, agli sponsor ed a tutti i Soci che hanno contribuito al successo della serata

Il video integrale è disponibile sul sito di Radio Radicale
https://www.radioradicale.it/…/cerimonia-della-consegna-del…

 

Un raggio di luce per duecento anni di amicizia tra Italia e Stati Uniti

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Nella notte di giovedì 4 luglio 2019 un fascio luminoso ha congiunto la Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio ed il ponte Amerigo Vespucci, dedicato al navigatore fiorentino che ha dato il nome all’America. È il segno di amicizia che Firenze ha voluto dare alla comunità americana residente, ai professori ed agli studenti delle università americane ed ai numerosi turisti americani presenti in città, in occasione della Festa per l’Indipendenza Americana e nell’ambito dei festeggiamenti per i duecento anni della presenza diplomatica americana a Firenze. Con il Patrocionio del Comune di Firenze, l’iniziativa è resa possibile grazie ad El.en Spa,eccellenza nel settore, alla Fondazione CR Firenze, sempre vicina all’Associazione Amerigo e a Campania Sonda che ha in cura il Ponte Vespucci.
Rassegna stampa

A Milano Amerigo ricorda Fernanda Pivano

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Pivano FIl 27 settembre 2017, sotto l’egida dell’Università degli Studi di Milano, di Amerigo, Associazione Alumni Fulbright e IVP, e del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Milano, si è tenuta una giornata di studi dedicata a “Fernanda Pivano tra Italia e Stati Uniti”. Nella Sala Napoleonica si è raccolto un pubblico numerosissimo, di studenti, studiosi e rappresentanti di tutte le generazioni di lettori che hanno incontrato Fernanda Pivano grazie alle sue traduzioni di classici – da Hemingway a De André.Dopo i saluti di benvenuto del prof. Edoardo Croci, coordinatore Amerigo Milano e Nord Italia, e di Francesca Orestano, a nome dell’Università di Milano, e coordinatrice dei lavori, si sono succeduti i relatori Silvia Minardi, Enrico Rotelli, Anna Re e Roberto Guerrino.  Le relazioni hanno posto l’accento sul lavoro pluridecennale di Pivano, dalle sue prime traduzioni e l’impegno per la pace (Minardi) al rapporto con le nuove generazioni di cantautori (Rotelli); dal sentimento ecologico (Re), al metodo critico (Guerrino).  Le relazioni sono state accolte da un pubblico vivace e molto interessato e l’intero evento ha riscosso un notevole successo presso il pubblico milanese e lombardo.

Dalle Smart cities alle I-cities

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CozzoliGrande successo di pubblico per il convegno “Towards I-Cities”, promosso da Amerigo – assieme al Centro di Ricerca in Diritto e regole per Europa della Luiss Guido Carli – e tenutosi il 18 settembre presso la nuova Aula del Palazzo dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. Attraverso quest’iniziativa, Amerigo ha voluto riproporre, attualizzandolo, il filone di studi avviato con successo con lo Smart City Tour, che – attraverso il confronto transatlantico – ha rafforzato la consapevolezza dei policy maker sul ruolo delle città intelligenti nei processi di crescita del Paese. Nel corso del convegno è stato affrontato, per la prima volta in Italia, il legame tra Next Production Revolution (NPR) e sviluppo delle Città, chiamate a divenire vere e proprie piattaforme abilitanti, grazie a infrastrutture e servizi in grado di consentire ai cittadini, imprese e istituzioni di cogliere i benefici sociali ed economici del nuovo paradigma tecnologico. Una riflessione che si inserisce peraltro nel più ampio scenario G7, nell’ambito del quale la Presidenza Italiana ha introdotto una serie di importanti elementi di riflessioni sulla connessione tra NPR, crescita ed infrastrutture.  Ad aprire il tavolo è stato il Presidente di Amerigo, Vito Cozzoli, che ha dichiarato: “Le Smart Cities possono rappresentare il terreno ideale per sperimentare nelle città un nuovo modello di politica industriale, grazie al partenariato pubblico-privato, che consenta di ottenere vantaggi non solo in termini di migliore qualità della vita e di contesto di business, ma anche di crescita, di competitività, di occupazione, di sviluppo sostenibile. Occorre però una politica organica, attraverso il coordinamento degli interventi, per rendere l’Italia un Paese attrattivo per l’adozione di evoluti modelli di Smart Cities, passando dalle Smart Cities alle I-Cities: città intelligenti, innovative, inclusive ed infrastrutturate, a beneficio dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni”.Nel corso della “Fire-Starter Session”, Valerio Camerano, Amministratore Delegato del Gruppo A2A, ha affermato: “Partecipiamo con piacere a questo incontro che ci offre l’opportunità di contribuire al dibattito sulla Smart City: la volontà di A2A è quella di ricoprire un ruolo sempre più importante come open innovator e costruire le città del futuro. Il nostro Piano Strategico prevede lo sviluppo delle tecnologie “smart” basate sull’ Internet of Things, che ci hanno già consentito di completare progetti importanti a Milano, Brescia e Bergamo e realizzare servizi innovativi come l’illuminazione pubblica a Led, lo Smart Bin, la mobilità elettrica e lo Smart Parking, Smart Security e Smart Agricolture. A2A punta infatti a essere partner delle istituzioni e di altre aziende per contribuire, con il nostro know how e la nostra infrastruttura abilitante, a sviluppare soluzioni che migliorino la qualità della vita dei cittadini. Dal nostro punto di vista è auspicabile una normativa chiara e uniforme a livello nazionale, che possa favorire il dialogo costruttivo con le Istituzioni e una implementazione rapida di queste tecnologie”.

Edward Chan, CEO di Huawei Italia, ha proseguito asserendo che: “L’evoluzione del settore ICT sta accelerando il processo di crescita dell’economia digitale che sta trasformando le città in molti ambiti, tra cui amministrazione, trasporto, rapporti sociali e occupazione, promuovendone al contempo lo sviluppo sostenibile. Huawei è impegnata con la propria visione e le proprie tecnologie nello sviluppo di città intelligenti la cui realizzazione poggia su un sistema nervoso urbano basato su sensori, un ecosistema forte della collaborazione di tutti i protagonisti del settore e piattaforme tecnologiche aperte e scalabili. Perché tale visione si realizzi è necessario investire a monte sull’educazione digitale dei cittadini e degli amministratori pubblici, in modo da stimolare la domanda di servizi digitali e da porre le premesse per strategie e investimenti volti a migliorare l’ambiente in cui viviamo”.A concludere la sessione Agostino Santoni, CEO CISCO Italia, che ha dichiarato: “Recentemente Cisco ha realizzato una ricerca con il Digital Transformation Institute che ha analizzato quali sono i fattori che mettono a rischio il successo dei progetti in area smart city: il primo è la mancanza di una visione olistica, un altro è il mancato coinvolgimento dei cittadini fin dalle prime fasi di elaborazione di un possibile progetto. Ci sono poi aspetti organizzativi, quali la mancanza di una struttura adeguata dedicata all’innovazione, la mancata previsione di un budget dedicato: ma la questione principale è che ogni progetto smart city è figlio del territorio in cui nasce, delle persone che vi vivono, dei loro obiettivi, di ciò che a quel territorio manca e di ciò che lo rende forte. Se si ragiona in questo modo, facendo ecosistema per promuovere lo sviluppo digitale, si ottengono risultati”. Durante i lavori, coordinati dall’editorialista Enrico Cisnetto, sono intervenuti, tra gli altri: Antonio Gentile, Sottosegretario di Stato con delega alle Smart City; Umberto Di PrimioVice Presidente ANCI;Gloria Berbena, Ministro Consigliere per gli Affari Pubblici Ambasciata degli Stati Uniti; Andrea Gumina, Vice Presidente di Amerigo, e Gustavo Olivieri, Luiss Dreams.Dopo le tappe del 2014 e del 2015, a Firenze, Napoli,  Bruxelles e Roma, il contributo dell’Associazione Amerigo si concentrerà su come favorire la più proficua diffusione della Next Production Revolution (NPR), partendo dalla costruzione di un’agenda nazionale di policy che abbia al suo cuore l’innovazione delle città.

Carriere nelle organizzazioni internazionali, Amerigo e AmCham ne parlano a Milano.

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Amerigo e AmChamNel quadro della collaborazione recentemente formalizzata in un accordo-quadro tra le due organizzazioni, il Chapter di Milano di Amerigo e American Chamber of Commerce in Italy hanno promosso a Milano una conferenza pubblica di Tindaro Paganini, consulente senior della Banca Mondiale già Consigliere del Direttore Esecutivo italiano. Paganini ha presentato le opportunità di lavoro nelle organizzazioni internazionali descritte nel suo libro “Banca Mondiale: un’opportunità per giovani e imprese”. Sono intervenuti all’evento, tenutosi presso la Camera di Commercio, il coordinatore del chapter di Milano di Amerigo, Edoardo Croci, il Segretario Generale di AmCham, Simone Croilla, il Presidente di ACTL – Sportello Stage, Marina Verderajme, il Presidente del comitato human capital di AmCham, Leonardo Zaccheo e la dirigente delle relazioni istituzionali della Camera di Commercio di Milano, Federica Villa. Nel 2016 la Banca Mondiale ha promosso progetti per 64 miliardi di dollari e offerto opportunità di lavoro e consulenza in tutto il mondo.

 

Cosa cambia tra USA, Europa ed Italia con la Presidenza Trump?

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Maglie“Chi è Donald Trump? Cosa cambia per l’Italia e per l’Europa” è il tema dell’incontro organizzato a Roma da Amerigo in occasione della presentazione del libro @realDonaldTrump di Maria Giovanna Maglie, una raccolta di un anno di articoli pubblicati dalla giornalista su Dagospia.

L’evento, ospitato dal Centro Studi Americani e moderato da Gian Luca Petrillo, coordinatore del Chapter di Roma, è stato introdotto da Andrea Chiappetta, Coordinatore JF CSA (Junior Fellows Centro Studi Americani). Hanno partecipato in qualità di relatori Rosa Giovanna Barresi (Alumni Ambassador Fordham University School of Law), Daniel Funaro (assessore alle Politiche Europee Comunità Ebraica Romana), Lucio Martino (Guarini Institute for Public Affairs John Cabot University), Giulio Terzi di Sant’Agata (già ministro degli Esteri), Pierluigi Testa (Presidente Think Tank “Trinità dei Monti”) e Giampiero Zurlo (presidente di Utopia).

Il dibattito ha analizzato gli aspetti più interessanti del Presidente Trump soffermandosi su quanto in realtà sia ben delineata e prorompente la sua politica. Si è parlato di rapporti economici tra gli Usa e il mondo, dei trattati commerciali di libero scambio e della politica di protezionismo messa in atto dal neopresidente e le conseguenze che essa avrà sul mercato internazionale ed italiano in particolare. È stata analizzata la composizione dell’elettorato di Trump e come la sua elezione sia stata la manifestazione di un profondo disagio della classe media. Particolare attenzione è stata rivolta ai rapporti internazionali tra potenze, al dialogo tra i paesi del Medio Oriente e gli Stati Uniti, alla vicinanza di Trump ad Israele e ai Cristiani perseguitati, così come al dialogo con la Cina.

Il dibattito è stato avviato da Gian Luca Petrillo che ha ribadito come sia ora di lasciare alle spalle tutta la discussione che ha caratterizzato l’ultima campagna presidenziale americana e come questa ha rappresentato un chiaro esempio di democrazia. Successivamente la giornalista e scrittrice Maria Giovanna Maglie ha sottolineato come la presidenza Trump è destinata a cambiare completamente le cose rispetto al passato, recuperando una certa idea d’America che era andata perduta, specie negli ultimi 8 anni.

Rosa Giovanna Barresi, Alumni Ambassador Fordham University School of Law, si è soffermata sulle capacità negoziali del nuovo Presidente degli Stati Uniti, capacità sperimentate con successo nel suo precedente ruolo di imprenditore. Sulla contrapposizione establishment ed anti-establishment e sull’abbandono della tradizionale dicotomia tra Repubblicani e Democratici si è soffermato Pierluigi Testa, Presidente Think Tank “Trinità dei Monti”. Particolarmente veemente è stata, infatti, la campagna di comunicazione che Trump ha condotto durante la campagna elettorale contro il mondo della finanza e contro Wall Street.

Muovendo da una prospettiva storica Lucio Martino, Guarini Institute for Public Affairs John Cabot University, ha rinvenuto nella figura di Trump alcuni caratteri del Presidente Carter e in quella di Hillary Clinton del Presidente Gerald Ford. Giampiero Zurlo, Presidente UTOPIA della necessità per le imprese italiane di aumentare la propria competitività sul mercato americano, attraverso una maggiore innovazione, se vogliono mantenere la quota di mercato di quarantacinque miliardi: una grande sfida per le imprese italiane che dovranno confrontarsi con nuove politiche protezionistiche.

Le possibili ricadute dell’elezione del presidente Trump sulla questione Israelo-Palestinese sono state affrontate da Daniel Funaro, Assessore alle Politiche Europee Comunità Ebraica di Roma, che ha sottolineato la necessità di ripensare le recenti decisioni assunte dall’ONU e ha ribadito la fedeltà dell’alleato israeliano. Giulio Terzi di Sant‘Agata, già Ministro degli Esteri ed Ambasciatore, ha sottolineato la capacità della democrazia americana di esprimere sempre un suo modello, sull’equilibrio tra i poteri e sui valori sanciti nella costituzione, nonché le influenze che la stessa è destinata a riversare sull’Europa.